I "dodici guaritori"

Nel 1932 Bach aveva scoperto e raccolto dodici fiori base, che erano secondo lui in grado di curare altrettanti stati d'animo. Tali fiori chiamò i dodici guaritori, che sono:

  • Rock Rose per sopire il panico;
  • Mimulus per la paura;
  • Cerato per la sfiducia in se stessi;
  • Scleranthus per l'indecisione;
  • Gentian per lo scoramento;
  • Water Violet per la solitudine;
  • Impatiens per l'impazienza;
  • Agrimony per la tortura mentale;
  • Chicory per l'invadenza;
  • Vervain per l'entusiasmo eccessivo;
  • Clematis per l'indifferenza.
  • Centaury per l'incapacità ad opporsi

A questo punto, Bach cominciò non solo a curare, ma anche a divulgare i suoi rimedi.
Tra il 1929 e il 1934, oltre ad alcuni articoli per gli addetti ai lavori, scrisse due libretti divulgativi: Guarisci te stesso (Heal Thyself) e I dodici guaritori e altri rimedi (The Twelve Healers and Other Remedies), che contenevano le informazioni anticipate nel precedente volumetto Libera te stesso (Free Thyself).

L'ultimo passo constistette nell'individuazione dei fiori capaci di curare anche le varie sfumature degli stati d'animo che i "Dodici" individuavano. Fu così che individuò "I sette aiutanti" e ancora altri diciannove fiori.

Nel 1935 i rimedi erano diventati 38. A questo punto Bach decise che la sua opera era terminata, e decise di non aggiungere altri fiori all'organo creato nei precedenti anni. Il 27 novembre 1936 Edward Bach si spense nel sonno, a cinquant'anni, nella sua casa nel Galles. La sua casa oggi è sede di una fondazione in suo onore e di un museo.